Lo stadio di Firenze: Artemio-Franchi

Lo stadio di Firenze: Artemio-Franchi

In discussione a Firenze da diversi anni è se rimodernare e ristrutturare il “vecchio” stadio Artemio-Franchi che ha bisogno di restauri o se costruirne uno nuovo. Finalmente pare che siamo arrivati ad una decisione: si ritrutturerà il “vecchio” stadio. Ebbene sì, scrivo vecchio perchè risale a quasi un secolo fà, fu infatti progettato nel 1929 dagli ingegneri Pier Luigi Nervi e Gioacchino Mellucci e fu costruito dal 1930 al 1932 nella zona di Campo di Marte, dove un tempo si trovava un aerodromo. L’associazione Calcio Firenze, poi “Fiorentina” fu fondata nel 1926 ed il suo primo presidente Luigi Ridolfi da Verrazzano prese la decisione di costruire lo stadio. Ma fu sempre Artemio-Franchi il suo nome? E chi fu Artemio-Franchi? Inizialmente lo stadio era stato intitolato a Giovanni Berta, uno squadrista fascista nato a Firenze e ucciso nel 1921 da un gruppo di comunisti, passato il periodo fascista, si cambiò il nome alla struttura in “Comunale“, nome che gli rimase fino al 1993 quando venne ribattezzato “Stadio Artemio Franchi” in ricordo di un importante dirigente sportivo fiorentino che fu presidente della FIGC e della UEFA.              Realizzato in cemento armato, materiale al tempo nuovo e che permetteva di realizzare costruzioni a costo molto contenuto, prevedeva una capienza di 45.000 spettatori e costò 6.500.000 lire. La struttura presentò elementi innovativi quali le scale elicoidali e la torre di Maratona, per questi aspetti innovativi al tempo, si tratta di parti non modificabili. Anche il drenaggio del terreno di gioco fu, già al tempo, ritenuto tra i migliori d’Europa. La sua struttura ha una forma a D e, secondo alcuni, farebbe riferimento al “Dux” Benito Mussolini. Curiosità: il 21enne Bruno Neri, terzino della fiorentina, che durante l’inaugurazione dello stadio nel 1931, alla presenza dei gerarchi fascisti, fu l’unico tra i 22 calciatori a rifiutare il saluto romano! Considerato “calciatore partigiano” in effetti dopo l’8 settembre del ’43 entrò nelle formazioni partigiane con il nome di Berni e venne ucciso il 10 luglio del ’44 insieme al comandante della sua Brigata. L’Artemio-Franchi è sempre stato un punto di riferimento importante per la Nazionale Italiana ma lo stadio dagli anni ’70 ad oggi non è utilizzato solo per il calcio, ma anche per concerti. Il 10 settembre 1979 Patti Smith tenne un concerto al quale furono presenti 50.000 persone, negli anni ’80 i Clash e David Bowie e nel 2003 Bruce Springsteen. Vorrei anche ricordare l’avvistamento di UFO il 27 ottobre 1954 quando, sopra l’allora stadio Comunale, alla presenza di circa 10.000 spettatori che assistevano ad una amichevole tra Fiorentina e Pistoiese, la partita venne addiritura sospesa per l’insolito evento. I testimoni parlarono di oggetti non identificati di colore bianco che si spostavano da nord-ovest a sud-est e dopo queste apparizioni in cielo si susseguì per circa un mezz’ora la caduta di filamenti in uno sconosciuto materiale biancastro e appiccicoso, chiamato al tempo “bambagia silicea”. Ma c’è un’ulteriore curiosità: vi è all’interno del Franchi, a pochi metri dalla torre di Maratona, verso il settore ospiti, un sacrario in onore dei Martiri di Campo di Marte. Il sacrario fu fatto in ricordo di 5 giovani toscani fucilati il 22 marzo 1944 dai soldati della RSI poichè accusati di renitenza alla leva nell’esercito della repubblica di Salò. Ogni anno all’interno del Franchi si celebra una messa a ricordo di questo drammatico evento e vengono deposte corone di alloro al monumento.

Ma a Firenze, e precisamente a Coverciano, luogo di raduno della Nazionale, esiste anche un museo del calcio. Per info: www.figc.it/it/museo-del-calcio/

Notizie prese da: “Il Reporter”